TRIBULINA GAVARNO 1973 - SAN LEONE 3-0
RETI: 16’pt Ma. Pezzotta, 29’pt Ignoti Parenti, 35’st
Locatelli.
TRIBULINA GAVARNO: Ghilardi Pagani, Brevi (28’st
Pellegrino) Gervasoni, Mi. Pezzotta, Manenti, Faccini, Pagani (33’st
Previtali), Tattoli (24’st Longhi), Ignoti Parenti (14’st Locatelli), Ma.
Pezzotta, Cani (19’st Oberti). All. Lussana.
SAN LEONE: Masciari, Merli, Mismetti, Ghilardi (1’st
Galdini), Donadoni (28’st Fontana), Poloni, Redolfi, Capitanio (35’st
Carnevale), Fazlija (45’pt Diouf), Marchesi, Colonna (16’st Facchinetti). All.
Beretta.
ARBITRO: Massardi di Bergamo.
TRIBULINA: Va al Tribulina Gavarno il derby della
ventesima giornata, con un modesto San Leone che viene schiantato 3-0.
La prima frazione di gioco vede gli arancioverdi padroni
del campo e costantemente pericolosi con il loro giro palla: al 16’ è Marco
Pezzotta a rompere l’equilibrio, con un tocco sottomisura che si infila alle
spalle del portiere avversario.
Gli ospiti non riescono a reagire e devono ringraziare
due volte uno strepitoso Masciari, che prima si oppone a Ignoti Parenti
lanciato a rete (20’), poi vola sul colpo di testa di Marco Pezzotta (21’).
Pochi minuti dopo è la fortuna a salvare il San Leone:
sassata di Pagani e palla che esce di pochi centimetri (25’). Il raddoppio,
però, è solo rimandato: Ignoti Parenti, anche grazie a una sfortunata
deviazione della difesa avversaria, trova infatti la rete del 2-0 al 29’.
I ragazzi di mister Beretta rischiano più volte il colpo
del ko sul finire del primo tempo: serve ancora un grande Masciari (il migliore
dei suoi) sul fendente mancino di Pagani (38’, deviato con l’aiuto del palo) e
due volte su Ignoti Parenti (41’ e 43’).
Dopo l’intervallo i biancazzurri accennano una timida
reazione, ma sono ancora i padroni di casa a macinare occasioni: il neoentrato
Locatelli prima prende le misure (16’, conclusione a lato), poi fredda il
numero uno ospite (35’).
Masciari non ci sta e si «vendica» ben tre volte sullo
stesso Locatelli, murato al 37’ e due volte nel recupero. Finisce così 3-0 un
derby a senso unico.
Tratto da "L'Eco di Bergamo" del 10 febbraio 2020
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