lunedì 17 settembre 2018

SECONDA CATEGORIA: 2a Giornata

TRIBULINA GAVARNO - ORATORIO BOCCALEONE  3-0 

RETI: 46’pt e 8’st (su rigore) Previtali, 45’st Giozzi.



TRIBULINA GAVARNO: Parsani, Brevi(33’st Manenti), Faccini (31’st Napoleoni), Pezzotta, Acerbis, Bassanelli, Gervasoni, Locatelli, Bassi(29’st Giozzi), Cortinovis, Previtali(18’st Ignoti Parenti). All. Lussana.



OR.BOCCALEONE: Maenza, Breno, Braga (1’st Mazzitelli), Moretti J. (35’st Iuliano), Previtali, Terzi, Impicciche (18’st Albano), Suardi, Fatutti (29’st Moretti D.), Munzillo, Donato (18’st Cuzzupe). All. Casali.

ARBITRO: Curnis di Bergamo

Prosegue l’ottimo avvio di campionato per la Tribulina Gavarno che rifila un sonoro 3 a 0 all’Oratorio Boccaleone, autore di una prova troppo opaca per impensierire gli avversari. 
I padroni di casa fanno subito la partita e arrivano alla conclusione con Bassi, che trova però una deviazione a negargli la rete. 
 Al 9’ il sinistro di Locatelli esce di poco e lo stesso centrocampista si ripete impegnando Maenza, che è bravo ad alzare oltre la traversa. 
Gli ospiti si fanno vedere con il colpo di testa di Suardi che termina alto e un timido tiro di Braga. Nel finale di tempo ancora tentativi di Cortinovis, prima del vantaggio firmato da Previtali: bel destro a incrociare su cross dalla sinistra proprio allo scadere del recupero. 
Nella ripresa il match continua senza intoppi per i ragazzi di mister Lussana, che trovano il raddoppio al minuto 8: punizione dalla destra ed evidente trattenuta ai danni di Acerbis, penalty trasformato ancora da Previtali che spiazza l’estremo difensore del Boccaleone. Forte del vantaggio acquisito, la Tribulina amministra il match e respinge gli sterili attacchi ospiti con relativa facilità, colpendo in contropiede con Locatelli (incrocio dei pali alla mezz’ora). 
Le occasioni più nitide per ridurre lo svantaggio capitano sui piedi di Mazzitelli e Munzillo, ma non vengono capitalizzate al meglio. 
Prima del fischio finale c’è tempo per il tris di Giozzi che, lanciato a tu per tu con Maenza, infila un morbido pallonetto dal limite dell’area.


Tratto da "L'Eco di Bergamo" del 17 settembre 2018

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